Parco della Grotta Grattara: alla scoperta della Fonte della Ninfa
- Maggio 21, 2021
- Experience
Un'escursione unica al Parco della Grotta Grattara ad oltre mille metri d'altitudine. Read More
Himera fu fondata nel 648 a.C. da greci di origine calcidese e dorica provenienti da Zankle (l’attuale Messina). Essi si situarono al centro di un ampio golfo, tra i promontori di Cefalù e di Termini Imerese, ed in prossimità della foce del fiume Imera Settentrionale, importante arteria di collegamento verso la Sicilia centrale.
Himera fu dimora di cittadini illustri e importanti e venne citata anche da Cicerone nel suo Verrine. Dopo anni di prosperità e relativa pace, essa fu attaccata dai cartaginesi nel 480 a.C. e distrutta definitivamente nel 408 a.C. Dopo la distruzione la popolazione subì una sorte varia: alcuni si dispersero nelle campagne, altri parteciparono con i Cartaginesi alla fondazione di Thermai Himeraiai (Termini Imerese).
Realizzato su progetto di Franco Minissi, l’Antiquarium fu inaugurato nel 1984; rimasto chiuso alcuni anni per lavori di ristrutturazione, è stato definitivamente riaperto al pubblico nel 2001.
Qui, vi sono conservati i reperti più notevoli rinvenuti negli scavi di Himera ed in altri siti ricadenti nel territorio della polis.
L’itinerario di visita consente di seguire le problematiche storiche e culturali della colonia greca e del suo territorio. Nella saletta d’ingresso, pannelli didattici introducono la storia e la topografia del sito, mentre uno spazio espositivo è dedicato ad una gronda a testa leonina dal Tempio della Vittoria e al medagliere.
A seguire il “livello superiore”, dove sono esposti elementi architettonici e offerte votive dal Temenos di Athena. Il “livello centrale” è dedicato agli oggetti di “cultura materiale” provenienti dagli scavi realizzati nei vari settori dell’abitato.
Il “livello inferiore” accoglie una selezione di vasi e corredi dalle Necropoli; una sezione dedicata ad importanti siti del territorio quali Terravecchia di Cuti, Monte Riparato, Cefalù ed una esposizione di reperti subacquei. La visita si conclude con il mosaico policromo, di tradizione africana, rinvenuto nella villa romana di Settefrati, situata ad ovest di Cefalù.
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